Dalle roboanti promesse alla “Cetto Laqualunque” al “partito dell’amore” di Silvio Berlusconi. Unica assente: la Politica.
Con il dovuto rispetto per la persona (così come vuole il politically correct), non si possono non sottolineare le contraddizioni politiche più macroscopiche.
La posta in gioco: si vuole consegnare Mesagne ad una diarchia ? Allora si voti Matarelli che deciderà il tutto con Vizzino, basta non accorgersene dopo. C’è posto per tutti ma come gregari o, al massimo, come comprimari .
Resta il mistero di come uomini e donne di sinistra possano accettare una impostazione basata sull’io e non sul noi e su un indistinto “civismo” dove c’è tutto ed il suo contrario.
✅Non sono un carnefice.
Ma come? Tutti sanno che dal Marzo 2018 l’obiettivo perseguito (ora ci vogliono far crede “a sua stessa insaputa”) è stato: TOGLITI TU CHE MI METTO IO.
Per raggiungere l’obiettivo non si è andati per il sottile. Altro che buonismo. Badilate di fango scientificamente gettate da giullari e picchiatori del web, senza alcuna dissociazione, quindi …. con il tacito avallo del capo.
Solo di fronte all’indignazione della città si è dato l’ordine di “abbassare i toni” nella speranza di far dimenticare lo sfregio fatto alla stessa città.
✅L’assenza della politica.
L’Italia vive un passaggio storico delicatissimo e sono tanti i segnali preoccupanti di una deriva di destra con tratti di razzismo di Stato. Tutto cancellato. Perché Mesagne è l’ombelico del mondo e “pur di vincere” non si va per il sottile: tutti dentro, da destra a sinistra perché “io amo Mesagne”, perché “ho i contatti giusti ovunque” perché “io….”, “ io…..”, “io….”, “io….” (ma è modesto e umile, guai a dubitarne).
✅Però è sempre disponibile, sa ascoltare.
Non è una novità, nell’assenza della Politica, il “politico moderno” fa leva sulle caratteristiche personali (vere o costruite ad hoc) per glissare i nodi politici, contribuendo così al diffondersi dell’antipolitica e del qualunquismo.
Non ci sono scorciatoie, la situazione a Mesagne, come a Bari, a Roma ed in Europa è così complessa e pericolosa, che solo la Politica Alta (noi pensiamo solo una rinnovata Politica di Sinistra) può farci uscire dalla crisi. Non ci sono “unti dal Signore” che ci possono risolvere problemi complessi.
Ma qual è la prospettiva politica che sottende questi tipi di “politici moderni”?
Un fantasma si aggira per la Puglia: Emiliano ed il suo modo di intendere la Politica. In giro per la Puglia, infatti, ci sono tanti che fanno del trasversalismo senz’anima, il proprio credo.
Questa politica ormai non è più una novità. Ovunque porta al caos, alla paralisi amministrativa e alla disaffezione dei cittadini dalla partecipazione attiva.
Ed allora, che fare ?
Mettiamo al centro i problemi di Mesagne, senza dimenticare che i maggiori risultati si sono avuti quando le amministrazioni, pur aprendosi alla cittadinanza attiva, si sono riconosciute con nettezza in un’ispirazione e una caratterizzazione politica.
Ecco perché occorre superare l’indistinto civismo che abbiamo conosciuto negli ultimi quattro anni e lavorare alla costruzione di una chiara alleanza politica di Centro Sinistra.
TUTTA UN’ALTRA STORIA rispetto alla personalizzazione della politica basata su un falso ecumenismo che non porta da nessuna parte.
Ci sarà tempo per parlare di programmi, ma la domanda principale è: come si immagina Mesagne e non solo (la dimensione minima è almeno di comprensorio provinciale o Regionale) tra 10/20 anni ?
La risposta non può essere la rete dei rapporti personali, che c’erano in verità anche negli ultimi quattro anni ma i risultati non si sono visti, neanche in termini progettuali di idee “lunghe” per la città, di prospettiva ecc.
Solo pacche sulle spalle, al massimo la soluzione di un problema di pochi come se si volesse svuotare l’oceano con un cucchiaio.
Ecco la Politica, il progetto collettivo, lo strumento Partito. Non si può tornare indietro alla forma-partito di un tempo, ma la risposta non può essere il personaggio collettore di voti. Ne’ possono essere i Partiti come li abbiamo conosciuti negli ultimi tempi sempre più simili a “federazioni” di comitati elettorali di tanti “padroni di pacchetti di voti” che si uniscono e si dividono in ogni tornata elettorale a seconda delle convenienze personali dei vari Capi e Capetti.
Occorre la Politica, quella vera, quella bella, dove non ci sono padroni e dove ritrovare il gusto di costruire progetti collettivi con il coinvolgimento di uomini liberi di non di “fedeli”.
Se si vuole ricostruire una prospettiva politica di Centro Sinistra con il coinvolgimento paritario di tutti i partecipanti, allora bisogna costruire TUTTA UN’ALTRA STORIA con Rosanna Saracino Sindaco e Alessandro Denitto Vicesindaco anche nell’interesse di chi, di sinistra, si è andato a rinchiudere in un indistinto recinto non politico che basa tutto sulle qualità del “capo”.
Sempre con il massimo rispetto per le singole persone (come prevede il polically correct), ma…tanto per essere chiari.
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